Nostra Signora di Tergu

Questo piccolo comune possiede un prezioso manufatto di epoca medioevale: basterebbe la sua visita a giustificare un viaggio nella regione dell’Anglona.

nstergu1

Descrizione

Nostra Signora di Tergu.
Questo piccolo comune possiede un prezioso manufatto di epoca medioevale: basterebbe la sua visita a giustificare un viaggio nella regione dell’Anglona. Gemma architettonica, la basilica in stile romanico-pisana (poi rimaneggiata in parte in forme gotiche ed in epoca barocca) di Nostra Signora di Tergu ( o di Santa Maria) è ciò che rimane, insieme ai ruderi imponenti del monastero distrutto, dell’abbazia dei benedettini, testimonianza di un sicuro periodo di splendore. La basilica, con pianta a croce commissa, domina e riempie un vasto altopiano trachitico. Emerge da un mare di verde, come un’arca ferrigna. La sua policromia, data dalla pietra trachitica rossa e calcarea bianca con le quali è costruita, si intona mirabilmente con i colori della natura e contrasta con il colore delle case disseminate intorno. La torre a prisma quadrangolare sovrasta la mole della basilica, dandole arditezza e slancio. Per la sua potenza si impone subito alla vista come una mirabile costruzione. Chiunque si fermi a contemplare il volto di questo complesso monumentale, avverte che le origini dell’abbazia di Tergu si perdono in secoli lontani. Dopo tre tentativi svolti per raggiungere con buona approssimazione una data, si sono avuti risultati differenti. Due di essi si sono basati su documenti scritti; il terzo su elementi stilistici, che caratterizzano l’edificio. Per quanto riguarda quest’ultimo, infatti, basandosi sull’analogia dei motivi architettonici e stilistici della basilica di Tergu con quelli di Saccargia costruita certamente nella prima metà del secolo XII, si fanno risalire le origini della chiesa di Tergu alla stessa epoca, e precisamente agli anni 1118-1119.
Il primo ordine in Santa Maria di Tergu si svolge, come in Saccargia, con tre arcate impostanti sui pilastri angolari e su due colonnine sormontate da eleganti capitelli ispirati al classico corinzio. Esse inquadrano elegantemente la porta, costituita da due piedritti con capitelli ornati con foglie e con caulicoli. Su di essi poggia l’architrave monolitico, sopra il quale si svolge l’arcata di scarico a cunei alternati, chiari e scuri, contornata da una cornice vagamente intagliata che poggia su due mensoline. Particolarità stilistica unica di questa chiesa è l’indipendenza della porta dall’intercolonio. Al secondo ordine si hanno cinque false arcate, poggianti su colonnine esili, due delle quali furono capricciosamente lavorate a zig-zag, ornate da nove formelle ad intarsio. Le colonnine dell’arcata centrale inquadrano un rosone di candido calcare con sagomatura a sguancio riccamente ornata. Manca il frontone, indubbiamente crollato, in cui dovevano svolgersi le arcate ascendenti poggianti su colonnine d’altezza differente. Lo stesso organismo architettonico accomuna Saccargia a Santa Maria di Tergu, ma quest’ultima risulta decorata con arte più delicata. Le arcate del primo ordine sono intagliate classicamente con ovoli. Gli ornati ad intarsio nelle lunette delle arcate s’impiccioliscono in intrecci aventi le più svariate forme e combinazioni. Le fascie orizzontali sono ancora esse squisitamente intagliate. E’ una profusione d’ornamentazioni sparse con gusto che danno una nota di festosa eleganza, non diminuita dalla scura trachite del paramento in pietra da taglio. Nessun’altra ornamentazione medioevale s’ispirò a forme cosi classiche: gli ovoli, i capitelli paiono frammenti di antichi edifici; l’acanto fiorisce rigoglioso con attica grazia. E’ un rinascimento delle antiche forme che si stende sul rude fusto romanico dell’antica chiesa. Della torre campanaria non resta che la parte inferiore, tutta in trachite scura. L’interno della chiesa è semplice ma suggestivo. Molte particolarità stilistiche e costruttive fanno ritenere la facciata posteriore al resto della chiesa, muri laterali ed il mozzicone della torre, e ciò conforterebbe l’opinione storica che lo stesso architetto, chiamato da Costantino di Torres per la costruzione di Saccargia, abbia compiuto i lavori della facciata di Tergu, servendosi in questi ultimi, di artefici più capaci nell’ornato e più usati alle classiche decorazioni. Da ciò si evince che l’erezione della chiesa di Tergu è anteriore a quella di Saccargia.

Facciata
Spiccano le tre arcate impostanti sui pilastri angolari e su due colonnine sormontate da eleganti capitelli ispirati al classico corinzio.

Silouette posteriore della Chiesa: si innalza al cielo la Torre Campanaria.

 

Altare ligneo

 

Vista laterale

 

Chiesa di Saccargia

Il primo ordine in Santa Maria di Tergu si svolge, come in Saccargia, con tre arcate impostanti sui pilastri angolari e su due colonnine sormontate da eleganti capitelli.

Modalità di accesso

Libero

Indirizzo

Tergu

Ultimo aggiornamento: 28/08/2023, 17:22

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri